Manifesto per la sostenibilità culturale
- Per non rimanere silenti davanti all’orrido vuoto di idee e di passioni a cui la stupidità del potere vuole sottometterci
- per smettere di farci credere che bios, la vita intelligente, la vita degli esseri logici sia in antitesi con zoe, la nostra vita animale
- perché i nostri cervelli non si spengano soffocati dall’inquinamento creato dal sistema mediatico
- perché la dimensione del simbolico venga riconosciuta indispensabile per gli scambi e le interazioni della vita sociale ed economica
- perché il sistema del territorio possa ri-generare in modo ciclico la propria identità
- perché si continui a creare e ricreare comunità
- perché ognuna possa vivere scegliendo il proprio percorso di senso
- e perché i valori intesi come convincimenti condivisi a livello generale ed assunti a livello individuale (e viceversa) possano essere identificati in modo dialettico e critico
- per tutti questi motivi occorre che venga riconosciuto il concetto di “sostenibilità culturale”
- in modo che la società civile e quella politica sì impegnino a garantire le condizioni per produrre e riprodurre le nostre idee, i nostri credi, la nostra arte, i nostri simboli e le nostre passioni, per non morire annegati dai fiotti della volgarità, dell’idiozia, della morbosità, della trivialità.
E per far sì che ciò avvenga occorre che l’1% del Pil venga destinato alla Cultura.